Con l’aiuto della tecnologia LIDAR, alcuni ricercatori hanno scoperto delle piramidi in Amazzonia, costruite tra il 500 e il 1400 d.C.
Recentemente sono state trovate, grazie alla tecnologia laser chiamata LIDAR, alcune piramidi in Amazzonia, precisamente nello stato della Bolivia.
Secondo lo studio condotto da ricercatori tedeschi e inglesi, l’uso di questa tecnologia ha permesso di mappare grandi insediamenti risalenti al Medioevo e caratterizzati da costruzioni in terra e piramidi alte come un edificio di otto piani.
Questa strumentazione laser avanzata, trasportata a bordo di droni o elicotteri, permette di individuare infrastrutture e altro situate sotto la vegetazione, il tutto viene poi mappato in 3D.
Pertanto, gli scienziati sono stati in grado di penetrare nella fitta foresta, dove molti esperti credevano che non esistessero società prima dell’arrivo dei coloni europei, nel XVI secolo.
Chris Fisher, un archeologo dell’Università dello Stato del Colorado ha affermato:
Questo è il primo di quello che spero sarà un’ampia serie di studi, che farà saltare il coperchio su idee preconcette su come erano le politicizzazioni pre-ispaniche in Amazzonia in termini di complessità, dimensione e densità.
La ricerca
Per questa scoperta, gli autori hanno utilizzato un elicottero dotato di attrezzatura LIDAR per scansionare un totale di 124 metri quadrati, nel Dipartimento di Beni, un’area a nord-est della capitale boliviana La Paz.
La scansione ha rivelato un totale di 26 insediamenti con dettagli senza precedenti, di cui 11 precedentemente sconosciuti.
Secondo la ricerca, gli insediamenti sarebbero stati costruiti dalla cultura Casarabe, popolo che occupava le pianure amazzoniche, un misto di savana e foreste sparse, in un’area di oltre 2.700 metri quadrati, tra il 500 e il 1400 d.C. Per nutrirsi coltivavano mais e altri raccolti, oltre a consumare alimenti provenienti dalla caccia e dalla pesca.
Oltre alla comunità Casarabe, c’erano anche i popoli Cotoca e Landívar, che gli archeologi già conoscevano. Tuttavia, il nuovo studio ha portato un fattore di sorpresa, che è la dimensione e l’elaborata architettura di molti degli insediamenti.
La maggior parte di questi siti conteneva complessi tumuli monumentali noti come lomas, corsi d’acqua e bacini idrici, nonché enormi piramidi.
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