Oggi vi parlo della cittadina in miniatura scoperta ad Auquipampa in Perù, dove secondo una leggenda, vivevano degli esseri minuscoli.
Nel comune distrettuale di Carhuapata, Auquipampa, Peru, è stata fatta una scoperta che ha sorpreso sia i residenti che gli stranieri: una cittadella in miniatura dove, presumibilmente vivevano i Gentili, un popolo minuscolo.
Il ritrovamento
Il misterioso ritrovamento nella città di Auquipampa, è diventata virale sui social network e su diversi media internazionali.
Le storie locali indicano che i gentili erano esseri di statura molto piccola, che vivevano con gli Incas migliaia di anni fa. La leggenda di queste creature però, è così presente tra la gente del posto, che non la considerano mitologia, ma una storia vera.
Quindi non sorprende affatto che questa mini cittadina, trovata a circa 6 ore da Huánuco, nella piccola città di Auquipampa, sia attribuita a questi esseri.
La cittadella a prima vista, sembra un modellino, tuttavia avvicinandoci, notiamo che si tratta di un’opera antica la quale trasmette una grande conoscenza architettonica.
Sia la struttura che la simmetria delle finestre, dei condotti di ventilazione, delle porte, dei soffitti e dei pavimenti mostrano grande precisione e dedizione. Ogni “stanza” è collegata da una sorta di corridoi, che mostrano angoli perfettamente elaborati.
Con questo, si deduce che i responsabili della costruzione, l’hanno fatta con l’intenzione di abitarvi.
Uno dei responsabili della divulgazione della notizia, è il peruviano Manuel Llanos, il quale ritiene che questa scoperta abbia un grande valore archeologico. Appassionato di UFO, Manuel ha pubblicato diverse immagini sui suoi social media, che mostrano come le case misurino a malapena tra i 40 e i 50 centimetri.
La storia racconta che i gentili erano esseri pacifici, che lavoravano coltivando e creando utensili con metalli preziosi.
Avevano paura che il Sole li bruciasse così si nascondevano nelle loro piccole case sotto terra e uscivano per lavorare, solo al chiaro di Luna.
Molte persone hanno espresso le loro opinioni: alcuni scettici credono che forse fosse una specie di vecchia “casa delle bambole”, altri invece pensano che le porte “doppie” che si trovano nelle piccole case, possono significare, secondo la mitologia Inca, dei portali dimensionali.
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