Broken Spectre, la recensione del Cartel

Nel vasto universo dei giochi di realtà virtuale, “Broken Spectre” si distingue per il suo unico e coinvolgente approccio all’horror. Questa esperienza di realtà virtuale trascende i tradizionali cliché del genere horror, offrendo ai giocatori un’avventura profonda e spaventosamente atmosferica che rimane con loro molto tempo dopo aver terminato il gioco.

Il protagonista di “Broken Spectre” è Casey, una giovane donna che ritorna nella remota baita di montagna della sua famiglia nei boschi del Canada settentrionale per seguire i criptici messaggi di suo padre.
La storia del gioco è avvolta da un alone di mistero, che diventa più denso man mano che si esplorano gli angoli più oscuri del mondo virtuale del gioco.

L’innovativo sistema di tracciamento delle mani di “Broken Spectre” aumenta l’immersione nel mondo virtuale del gioco. Questa tecnologia consente ai giocatori di muovere le mani e interagire con gli oggetti nel mondo virtuale in modo sorprendentemente naturale, creando una sensazione di presenza senza precedenti.

Nonostante alcuni piccoli difetti, come occasionali controlli non reattivi, il sistema di tracciamento delle mani di “Broken Spectre” è una delle sue più grandi attrazioni.
L’interazione diretta con l’ambiente di gioco senza la necessità di un controller aumenta l’immersione, rendendo “Broken Spectre” un’esperienza di realtà virtuale unica nel suo genere.

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Ma “Broken Spectre” non si limita a impressionare con la sua tecnologia. La storia avvincente del gioco è supportata da un’atmosfera densa e spaventosa che permea ogni angolo del suo mondo virtuale. L’orrore cosmico lovecraftiano, che include temi come maledizioni antiche e abomini senzienti, è una costante presenza nel gioco, dando vita a un’avventura di terrore e suspense.

Il design sonoro di “Broken Spectre” è altrettanto impressionante. L’audio spaziale e gli effetti sonori ambientali del gioco sono finemente sintonizzati per aumentare l’immersione, mentre la musica occasionale aggiunge un senso di dramma e tensione.
Le prestazioni vocali sono altrettanto coinvolgenti, con dialoghi ben scritti che diventano sempre più interessanti man mano che il mistero si dipana.

Graficamente, “Broken Spectre” si distingue per il suo stile artistico unico.
Anche se non è il più realistico, lo stile fumettistico del gioco aggiunge al senso di mistero e sospensione. I modelli dei personaggi, sebbene non rivoluzionari, non distolgono nulla dall’esperienza complessiva, ma contribuiscono invece ad aumentare l’atmosfera unica del gioco.

Infine, “Broken Spectre” riesce a creare un’esperienza horror senza fare affidamento esclusivamente su salti di paura. Il gioco utilizza in modo efficace i temi inquietanti e gli elementi oscuri per creare un senso travolgente di terrore e isolamento.

Anche se ci sono alcuni momenti di paura ben posizionati, servono più come momenti di suspense piuttosto che come fonte principale di terrore.

Per i fan dell’horror VR in cerca di un’esperienza coinvolgente e guidata dalla narrazione, “Broken Spectre” è un titolo da non perdere. Il gioco offre un’esperienza VR profonda e interattiva, alzando l’asticella dell’horror in realtà virtuale.
L’orrore cosmico e il terrore permeano ogni momento del gioco, e il suo innovativo sistema di tracciamento delle mani amplifica il senso di presenza e interazione. Con la sua generosa libertà di esplorazione e l’assenza di effetti collaterali della realtà virtuale, “Broken Spectre” si propone come un nuovo standard per il genere horror in realtà virtuale.

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Pensieri finali

Broken Spectre” è un gioco che cerca di distinguersi nell’universo dei giochi di realtà virtuale (VR), ma purtroppo non ha soddisfatto del tutto le mie aspettative. Sebbene il gioco abbia le sue qualità, ha anche una serie di carenze che, in definitiva, lo rendono meno coinvolgente di quanto dovrebbe essere un gioco VR.

La mia critica principale riguarda la barriera linguistica.
Il gioco racconta una storia dettagliata e intrigante, ma lo fa completamente in inglese senza fornire sottotitoli, nemmeno in inglese.
Questa scelta esclude inutilmente una vasta gamma di potenziali giocatori che non hanno una padronanza fluente della lingua inglese.

Il punto di forza del gioco è senza dubbio la sua tecnologia di tracciamento delle mani.
Avendo giocato su Meta Quest 2, uno dei dispositivi di realtà virtuale più avanzati attualmente in circolazione, posso dire che l’interazione con il mondo di “Broken Spectre” è coinvolgente e immersiva. Tuttavia, il gioco non sembra sfruttare appieno questo potenziale.

Il gioco presenta un’evidente carenza di interazione, il che è sorprendente dato il sistema di tracciamento delle mani.
Ad esempio, a un certo punto ti verranno date delle cesoie, ma invece di poter tagliare una rete da solo, il gioco lo farà per te.

Questo, combinato con il fatto che si passa molto tempo a raccogliere oggetti che non verranno mai utilizzati, risulta in un’esperienza di gioco noiosa e poco coinvolgente.

Anche dal punto di vista grafico, “Broken Spectre” ha un aspetto decente.
Non è il più realistico, ma ha uno stile unico che aggiunge al mistero e all’atmosfera. Tuttavia, l’aspetto grafico non può compensare il fatto che il gioco, nel suo complesso, è piuttosto noioso.

A un gioco VR si chiede di essere avvincente e di permettere un’elevata interazione con il mondo circostante.
Purtroppo, “Broken Spectre” non risponde a queste aspettative.
Ci si ritrova a camminare molto, verso una meta inizialmente sconosciuta, il che può essere frustrante e noioso.

Hai il potere di utilizzare le tue mani ma a quale scopo se poi non possiamo fare nulla di entusiasmante?

In sintesi, “Broken Spectre” presenta alcuni punti di forza come l’interazione delle mani e una grafica decente, ma questi non compensano le sue carenze. L’assenza di sottotitoli, la mancanza di interazioni significative e un gameplay spesso noioso lo rendono un’esperienza sotto la media.

Nonostante alcune buone idee, “Broken Spectre” non riesce a realizzare pienamente il potenziale offerto dai giochi VR.

Voto Finale


Vi lasciamo adesso con il nostro voto finale, ringraziando gli sviluppatori per la Key e ricordando che non influisce mai al nostro voto finale.

Vincenzo Ruggiero è un personaggio pubblico italiano noto per essere un meme, doppiatore, presentatore TV e videogiocatore professionista. Con una grande passione per i videogiochi, Ruggiero ha saputo diventare una vera e propria icona del settore in Italia, grazie alla sua capacità di portare il divertimento e il "flame" su YouTube, dove ha una fanbase molto ampia. Inoltre, Ruggiero ha saputo unire la sua passione per i videogiochi con la sua carriera di doppiatore e presentatore televisivo, diventando un volto noto e amato dal pubblico italiano.