In Irlanda esiste una grotta chiamata Oweynagat, detta anche “porta dell’inferno, dove nel periodo di Halloween gli spiriti escono per comunicare con noi.
In Irlanda, in una zona poco conosciuta della contea di Roscommon, si trova una struttura sotterranea costruita tra il VII e il XII secolo. Situato nella regione chiamata Rathcroghan, riunisce circa 250 monumenti archeologici. Si scopre che questo luogo è conosciuto lì anche come la “porta dell’inferno”, che verrebbe aperta durante la festa di Shaman la versione ancestrale di Halloween. Si ritiene che questo sia un periodo dell’anno in cui la separazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti si indebolirebbe e gli spiriti potrebbero muoversi liberamente tra noi.
La grotta più famosa è Oweynagat (pronunciata “Oen-na-gat” e significa “grotta dei gatti”). Si trova al centro di Rathcroghan, una regione che l’Irlanda ha già chiesto di inserire nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Rathcroghan ospita tre chilometri di terreni agricoli che comprendono 250 siti archeologici risalenti a 5.500 anni fa. Includono tombe, fortezze, pietre erette, un santuario dell’età del ferro e l’Oweynagat, la porta dell’inferno.
Secondo l’archeologo Daniel Curley, la storia di questo sito risale a più di 2mila anni fa, quando le comunità irlandesi iniziarono il festival del Capodanno irlandese di Samhain. Successivamente, questa tradizione sarebbe stata portata negli Stati Uniti dagli immigrati irlandesi, diventando Halloween.
Gli irlandesi, prima del cristianesimo, dividevano l’anno in quattro parti. C’erano poi quattro festività: Imbolc, il 1° febbraio, che segnava l’inizio della primavera; Bealtaine, il 1 maggio, che segnava la fine dell’inverno; Lughnasadh, il 1° agosto, festa del raccolto dedicata al dio Lugh; e, infine, il 31 ottobre è arrivato Samhain, che ha segnato la fine di un anno pastorale e l’inizio di quello successivo.
Durante Samhain, la regione di Rathcroghan divenne un centro di celebrazione per le sue caratteristiche e i suoi paesaggi pieni di cimiteri e monumenti. Durante gli eventi i presenti festeggiavano, giocavano, negoziavano, si scambiavano doni e facevano offerte agli spiriti.
Samhain è un rito che segna la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno, chiamato “la metà più buia dell’anno”. Si ritiene che abbia origini celtiche pagane e fu menzionato per la prima volta nella prima letteratura irlandese risalente al IX secolo. Era visto come un momento in cui le tombe sarebbero state aperte e i morti avrebbero potuto temporaneamente tornare tra i vivi.
Durante Samhain, alcuni di questi spiriti sarebbero fuggiti anche attraverso la grotta di Oweynagat. “Samhain è avvenuto quando il muro invisibile tra il mondo dei vivi e l’altro mondo è scomparso.
Una serie di bestie ultraterrene emersero per devastare il paesaggio circostante e prepararlo per l’inverno”, afferma Mike McCarthy, guida turistica e ricercatore a Rathcroghan, in un’intervista con National Geographic. Per paura degli spiriti, le persone accendevano fuochi e si travestivano con costumi per non essere trascinati nella grotta.
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