Siete pronti a riaccendere la console jogaroto del 1999? “Bem Feito” vi aspetta, ma non come lo ricordavate.
Questo non è solo un gioco: è un passaporto per il pianeta B-613, dove la vita di Reginaldo attende di essere vissuta con tutte le sue piccole grandi avventure quotidiane.
Il gioco è disponibile per diverse piattaforme: Playstation, Steam, Xbox e Nintendo Switch!
Riproposto attraverso l’innovativo Garotron OS di Megasoft, “Bem Feito” offre molto più di un semplice viaggio nostalgico.
Fin dalle prime mosse, l’intrigante atmosfera vi cattura, proiettandovi in un universo che oscilla tra il domestico e l’inquietante, tra il reale e il sovrannaturale.
La trama narra di un gioco perduto, ora recuperato e reso disponibile su tutte le piattaforme attuali, mescolando elementi di horror, creepypasta, suspense e avventura in una struttura da Alternate Reality Game.
Questi ingredienti rendono “Bem Feito” un’esperienza fin da subito affascinante, che stimola il desiderio di esplorazione continua.
Nel gioco impersoni Reginaldo, un personaggio simile a Sans/Steven Universe per il suo stile di realizzazione,
Reginaldo è solo al mondo nella sua abitazione, con un elenco di faccende quotidiane da sbrigare, il personaggio sarà felice di portare a termine le sue missioni, danzando al termine di esse, questo ci farà capire meglio quando avremmo sbrigato le nostre faccende, possiamo comunque visualizzarle sulla lavagna appesa al frigo!
I controlli del personaggio si limitano a muoversi, raccogliere e interagire con gli oggetti.
Questo ti permette di abituarti progressivamente al mondo di gioco, e le dinamiche di interazione, pur essendo limitate, risultano complessivamente soddisfacenti.
Con il passare dei giorni, alcuni strani amici fanno la loro comparsa, ci avviseranno anche tramite Lettere del loro arrivo, quindi ti trovi a gestire le attività quotidiane, le relazioni sociali, e una serie di eventi che dipendono dalle tue scelte d’azione.
C’è da dire che il nostro protagonista ama restare solo e quindi questi nuovi amici non dureranno troppo a lungo, infatti il nostro scopo è semplice, proseguire con le Quest che verranno aggiornate ogni volta che andiamo a riposare!
L’interfaccia di gioco di “Bem Feito” è intuitiva e completa: oltre a offrire le funzioni essenziali per un’esperienza di gioco sicura, il Garotron OS include un manuale di gioco e un esclusivo sistema di email offline fornito da MEGASOFT, il megaNET.
Non si può parlare di Bem-Feito senza innamorarsi delle sue decisioni artistiche.
Non è la ricerca del dettaglio fine a fare la differenza, bensì l’uso di una paletta di colori ridotta, spesso monocromatica, che si adatta perfettamente al contesto del GAROTRON™, il sistema di gioco fittizio sul quale il gioco sembra essere caricato.
La scenografia, benché renderizzata in 3D ma presentata in 2D, brilla per la sua semplicità, basata essenzialmente su linee che disegnano un quadro di innegabile fascino.
La direzione artistica è uno degli aspetti che ho più ammirato durante il gioco, un vero piacere per gli occhi che va oltre la semplice estetica.
Parlando poi dell’accompagnamento sonoro, si deve riconoscere che, sebbene non presenti temi musicali iconici, le melodie cicliche si rivelano piacevoli e integrano armoniosamente l’atmosfera del gioco.
Ben Feito comincia come un tranquillo simulatore di vita, ma si trasforma presto in un’avventura che sfida la vostra percezione della realtà.
Parliamo di quel tipo di gioco che, una volta provato, vi terrà aggrappati al controller, con la promessa di scoperte sempre nuove ad ogni accensione della console. È un invito a tornare, ancora e ancora, per scoprire tutti i segreti di B-613 e del suo intrigante abitante.
Il cammino attraverso Bem-Feito può presentare ostacoli inaspettati, anche nelle missioni che sembrano a prima vista più accessibili.
Tale mancanza di intuitività, purtroppo, si rivela un difetto che può rallentare il ritmo del gioco, lasciando il giocatore in uno stato di confusione e incertezza. Questa barriera all’usabilità necessita di essere abbattuta per garantire un’esperienza fluida e coerente.
Con un design dell’interfaccia più chiaro e diretto, il giocatore potrebbe trovarsi meno frequentemente in impasse e godere più pienamente del percorso ludico proposto.
Nonostante ciò, l’estetica di Bem-Feito rimane un punto di forza.
La scelta di un design grafico minimalista non è solo una dichiarazione artistica, ma anche un invito a concentrarsi sul nucleo dell’esperienza di gioco.
La semplicità visiva, se da un lato può essere percepita come una mancanza, dall’altro stimola l’immaginazione del giocatore, guidandolo a costruire mentalmente gli scenari che le linee e i colori suggeriscono solo sottilmente.
In conclusione se cercate un titolo che unisca nostalgia e innovazione, che vi coinvolga e vi spinga a riflettere, “Bem Feito” è la scelta che non sapevate di voler fare.
E una volta entrati nel mondo di Reginaldo, ve ne innamorerete, partita dopo partita.
Desidero ringraziare per la key ricevuta, ma è importante sottolineare che ciò non influisce in alcun modo sul nostro giudizio finale. La nostra recensione è sempre imparziale e basata esclusivamente sull’esperienza di gioco.