La nostalgia per i classici giochi della Sega Genesis trova un eco particolare nel ricordo di “Earthworm Jim 2”, un titolo che ha segnato l’infanzia di molti appassionati. Tra i livelli memorabili di questo gioco, uno spicca per la sua originalità: quello in cui il protagonista, Jim, si trasforma in una salamandra delle caverne cieca. Il giocatore è chiamato a navigare attraverso un intricato percorso intestinale, sfidando la gravità e schivando ostacoli, il tutto mantenendo un costante equilibrio tra galleggiamento e azione.
Questo livello, per la sua unicità e il suo design avvincente, si è impresso nella memoria di molti, diventando una delle esperienze di gioco più affascinanti e insolite dell’epoca.
Se a un bambino di dieci anni fosse stata data la possibilità di giocare a Kickback Slug: Cosmic Courier, un titolo ipotetico che potrebbe condividere elementi di gameplay simili a quelli di “Earthworm Jim 2”, l’esperienza sarebbe stata probabilmente straordinaria, quasi paradisiaca. Questa ipotetica associazione tra i due giochi suggerisce un profondo apprezzamento per il design creativo e le meccaniche di gioco innovative, tipiche dei titoli classici, capaci di lasciare un’impronta indelebile nell’immaginario dei giocatori.
La passione per un gioco come “Earthworm Jim 2” riflette non solo un’affezione nostalgica, ma anche un riconoscimento della qualità e dell’originalità che caratterizzavano i giochi di quell’era. Questi elementi sono spesso il cuore dell’esperienza videoludica, soprattutto per coloro che hanno vissuto l’evoluzione dei videogiochi fin dalla loro infanzia.
Kickback Slug: Cosmic Courier sembra catturare l’essenza della nostalgia videoludica, espandendo e reinventando uno dei livelli più memorabili di “Earthworm Jim 2”. Il gioco si concentra su una coppia di alieni, uno dei quali si limita a fluttuare passivamente, mentre Slippy, un personaggio dall’aspetto di lumaca, si muove rapidamente attraverso i livelli. La particolarità di Slippy sta nella sua capacità di spostarsi utilizzando la propulsione a gas naturale o il rinculo della sua arma, un meccanismo di gioco che richiede abilità e precisione per evitare trappole e nemici, raccogliere pacchi e trovare l’uscita.
La fisica del gioco è descritta come intuitiva e realistica, con una curva di difficoltà che aumenta in modo esponenziale e senza compromessi. Questo design pone il giocatore di fronte a una sfida impegnativa: abituarsi rapidamente allo schema di controllo oppure faticare nel progredire. Il contrasto tra l’agilità di un bambino nel navigare i livelli e la difficoltà di un adulto nel padroneggiare il controllo invertito sottolinea la diversità delle esperienze di gioco tra diverse età. Il bambino, senza sforzo, sembra navigare tra i livelli con una naturalezza e una maestria invidiabili, mentre l’adulto si scontra con la necessità di movimenti continui e un sistema di controllo che sfida la sua intuizione.
Il desiderio espresso di avere un’opzione per un controllo invertito riflette un punto di vista comune tra molti giocatori: la necessità di un’interfaccia utente e di controlli personalizzabili per adattarsi a vari stili di gioco. La divisione del controller tra padre e figlio, con il passaggio basato sul successo o sul fallimento nei livelli, aggiunge un elemento di gioco condiviso e di sfida familiare.
Kickback Slug: Cosmic Courier” su Nintendo Switch offre un’esperienza di gioco intensa e sfidante, ma viene accompagnata da alcune peculiari considerazioni riguardanti il sistema di controllo. La difficoltà del titolo viene ulteriormente accentuata dalla frustrazione derivante dall’uso dei controller OEM di Switch, che l’autore della recensione trova scomodi. L’alternativa di usare un adattatore 8bitdo con un controller Xbox One o un controller/Joy-Con di terze parti come Hori, nonostante risolva il problema dell’ergonomia, introduce un leggero input lag, che può essere problematico in un gioco che richiede precisione e rapidità di reazione.
Il ritorno ai Joy-Con originali, che non si adattano bene alle mani dell’utente, può lasciare un senso di insoddisfazione, specialmente per coloro che preferiscono un’esperienza di gioco più confortevole e personalizzata.
Si posiziona come un gioco che, pur non essendo essenziale per tutti i giocatori, potrebbe risuonare particolarmente con quelli che apprezzano una sfida competitiva.
La meccanica di doversi muovere sparando, anziché semplicemente utilizzare il joystick, rappresenta un punto di divergenza nelle preferenze personali. Questo stile di gioco, che può risultare stressante per alcuni, è invece un richiamo per gli amanti delle difficoltà più elevate.
Per questi ultimi, “Kickback Slug: Cosmic Courier” potrebbe effettivamente essere considerato un titolo Must Have.