Il dibattito riguardante il battesimo dei neonati, trasmesso da Tele Abruzzo Regionale, ha visto confrontarsi due figure di spicco della Chiesa!
Parliamo del vescovo di Pescara, Francesco Cuccarese, e il sacerdote Antonio Silvestri. La discussione ha ruotato attorno a una questione molto sentita: se sia giusto battezzare i bambini alla nascita o attendere che siano in grado di scegliere autonomamente.
Il Vescovo Cuccarese ha difeso la posizione tradizionale della Chiesa cattolica, secondo cui il battesimo infantile è un atto di grazia che introduce il bambino alla comunità cristiana e lo protegge dal peccato originale. Egli ha sottolineato che i genitori, insieme ai padrini, sono chiamati a garantire che il bambino venga educato nella fede.
Don Antonio Silvestri, invece, ha criticato apertamente questa pratica, sostenendo che il battesimo dovrebbe essere posticipato fino a quando la persona non sia in grado di fare una scelta consapevole, in linea con gli insegnamenti biblici. Durante il dibattito, ha messo in discussione alcune delle tradizioni della Chiesa cattolica, definendole lontane dai veri insegnamenti di Cristo.
Il confronto è stato intenso, con momenti di acceso scambio verbale, specialmente quando il vescovo ha accusato il sacerdote di voler sovvertire l’ordine ecclesiastico, mentre Silvestri ha ribattuto affermando di agire solo per difendere la verità biblica. Questo dibattito ha acceso un vivace interesse nei media locali, portando molte persone a riflettere su una questione che da secoli divide il mondo cristiano.
Questa discussione rimane uno degli esempi più significativi di tensioni interne alla Chiesa cattolica in Abruzzo, sottolineando la complessità del tema del battesimo e la divergenza di opinioni tra teologia tradizionale e approcci più moderni.
